Il ‘caso’ Lancia Thema

Vittorio Falzoni GalleraniAuto attuali2 Comments

Per quanti sforzi faccia, per quante discussioni abbia affrontato, non riesco a capacitarmi per le dimensioni del fallimento commerciale dell’ ultima ammiraglia Lancia; certamente, fin dalla presentazione, era immaginabile non sarebbe diventata una ‘best seller’ ma il suo insuccesso mi pare abbia superato la ragionevolezza: in fin dei conti essa costa circa la metà delle concorrenti tedesche che monopolizzano il segmento di mercato.

Conosco le obiezioni più comuni e le voglio commentare:

– 1) Non è una Lancia

Signori: se pensiamo alle caratteristiche che hanno fatto grande la Lancia nel cuore degli appassionati, allora: da quanto tempo non vediamo una ‘vera’ Lancia? L’ultima, visti il motore boxer in alluminio e la bella linea della Coupè, che ha avuto qualche aggancio con la tradizione è stata forse la Gamma…ma con la qualità delle peggiori Fiat della storia. Mentre l’ultima Lancia di grande successo, a parte le ex Autobianchi, è stata la Dedra: una Fiat Tempra molto più carina. Ed anche la Thema primigenia, l’ultima ammiraglia Lancia di universale apprezzamento, non aveva nulla a che vedere con la peculiarità progettuale delle ‘vere’ Lancia. Obiezione, quindi, infondata.

2) E’ brutta

Argomento scivoloso, come è facile intuire, poiché i gusti sono gusti ma mi si consentano, anche in questo caso, alcune considerazioni. Era forse bella la penultima BMW serie 5 che ha asfissiato il mercato italiano per anni? Le Audi, quelle che senbrano l’unica scelta possibile per gli automobilist ‘arrivati’, saranno anche belle, forse, ma non ci si è ancora stancati di indossare tutti la stessa divisa da collegiale? A4 ed A6, poi, nelle varie serie, non sono nemmeno più distinguibili l’una dall’altra. E le Mercedes per i cinesi dove le mettiamo? A forza di sgusci e prese d’aria sembrano delle caricature su ruote. Chi poi ha acquistato una BMW X6, vettura che riconosco straordinaria per certi aspetti, credo non possa più parlare di estetica per molti anni. La Thema avrà il difetto di indossare linee un po’ sorpassate ma la sua eleganza è indiscussa in qualsiasi colore; tra l’altro, quando si chiamava Chrysler 300 venne venduta molto meglio nonostante una motorizzazione non paragonabile a quella attuale ed alla assenza di quei piccoli interventi sullo stile da parte del Gruppo che hanno contribuito senz’altro a renderla più raffinata.

3) E’ la solita Fiat

Con riferimento alla qualità, non sempre eccelsa, dei prodotti del Gruppo torinese. Qui è difficile dissentire ma mi viene in soccorso l’affidabilità molto calata, negli ultimi anni, delle ammiraglie tedesche: questa non è la sede per riportare i tanti guai che hanno funestato le vite dei loro clienti ma è sufficiente conoscere qualcuono che le possiede,  scorrere le pagine dei ‘difetti del mese’ delle riviste specializzate o dare un’occhiata ai forum dei loro proprietari per rendersi conto che tutto il mono è paese. Sono lontani tempi delle Mercedes care ma indistruttibili. Care però sono rimaste: una Thema costa circa la metà di una tre litri turbodiesel della Casa di Stoccarda: se qualche inconveniente dovesse occorere durante l’uso si può essere indulgenti.

In conclusione, specialmente dopo avere fatto un Bologna Como e ritorno nel suo sibaritico abitacolo, non riesco a capire come non si riesca a venderne, in Italia, almeno un centinaio al mese, con tutti i sedicenti ‘Lancisti’ che ci sono in giro; che sono poi gli stessi che biasimano Marchionne quando afferma che il Marchio Lancia non ha più richiamo…ma se siamo noi i primi a non sostenerlo!

P.S. Se potessi permettermi un’ammiraglia di questa classe, la Thema sarebbe senz’altro la mia scelta…. anche se l’avrei chiamata Flaminia.

 

2 Comments on “Il ‘caso’ Lancia Thema”

  1. Daccordo su quasi tutto. Però dico che produrre oggi una Lancia a trazione posteriore è quantomeno bizzarro. Ma il problema non è questo come non lo sono le obiezioni che tu elenchi. Il guaio vero è che dopo troppo tempo di produzione di bassa qualità e peggiore immagine la clientela non si fila più nemmeno le automobili buone e convenienti. Oggi possedere Lancia ma anche Alfa Romeo non fa fino e quindi tali marche non vengono acquistate, a prescindere dalle effettive qualità. Lancia e Alfa Romeo erano le marche migliori al mondo, ora sai quanto tempo ci vorrà a risalire la china? Non basterà la nuova Giulia… Bravo Cesare Romiti vero?

  2. Auto indubbiamente migliorata ed abbellita rispetto alla Chrysler 300 e di qualità, almeno rispetto alla concorrenza orientale. L’unico neo che mi viene in mente è la controtendenza della cilindrata: in un periodo di crisi mondiale dove TUTTE le case hanno compiuto un “down-grade” di motori (ammiraglie francesi con motori inferiori ai 2 litri e Tedesche e Giapponesi che offrono una gamma anche “economica” delle auto di rappresentanza), mi è sembrato assurdo non effettuare una ricerca di mercato che avrebbe attestato il 2.2 come la motorizzazione più venduta in questa categoria di veicoli. Sono certo che la Thema, offerta ANCHE con cilindrata e potenza inferiore (a vantaggio di consumi e bollo), avrebbe penetrato il mercato con maggiore forza, non restando appannaggio solamente dei politici e di quelle aziende che non fanno troppo caso al portafogli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *