Da sempre appassionato di automobili, mi sono rivolto particolarmente e progressivamente al motorismo storico quale possessore di veicoli d’epoca in concomitanza con l’allontanarsi delle automobili di normale produzione da quella semplicità tecnologica che, a mio avviso, ne rende appassionante la guida ed il possesso. In altre parole parallelamente all’affermarsi dell’elettronica, sempre più intollerabilmente invasiva, nelle loro viscere.

Ho poi iniziato, con il rarefarsi degli impegni di lavoro ad interessarmi alla storia dell’automobile tanto da diventare esperto in alcune Marche; cosa che mi ha portato, nel 1994, a diventare Commissario Tecnico A.S.I. del mio Club di appartenenza per approdare, poi, alla Commissione Tecnica Nazionale Auto dello stesso Ente nel 2000.

Nel 2007 ho iniziato una collaborazione con Edisport Editoriale scrivendo sulla rivista ‘Automobilismo d’Epoca’, collaborazione che è diventata costante e continua ancora oggi.

Dal 2011, parallelamente, miei articoli compaiono sul Sole24Motori edizione on line nella sezione ‘D’Epoca’.

Sono giornalista pubblicista dal marzo 2012 e nel 2013 ho pubblicato il mio primo libro sulla figura dell’Ing. Paolo Stanzani, progettista di automobili immortali come le Lamborghini Countach e Urraco.

Nel 2006 ho ottenuto, dalla Provincia di Bologna, l’abilitazione all’esercizio dell’attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto.

Dal 2007 sono stato incluso nell’Albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale di Ferrara e nel Ruolo dei Periti e degli Esperti della C.C.I.A. della stessa città.

In quest’ultima attività di consulente, quella che mi ha spinto a mettere in rete il mio primo embrionale sito, ho maturato una certa esperienza anche delle dinamiche processuali.

Vi è accaduto, con la vostra auto d’epoca, di trovarvi nella necessità di dimostrarne il vero valore in occasione di un sinistro dopo il quale la compagnia assicurativa non ve lo vuole riconoscere?
Oppure desiderate avere, in via preventiva, una perizia asseverata per vostra tranquillità oppure per necessità assicurative dei rischi di furto e incendio, anche di un’intera collezione?
O ancora, state pensando di intraprendere un’azione legale contro qualche artigiano che non ha lavorato secondo gli accordi presi ed il Legale vi ha posto di fronte alla necessità di una consulenza tecnica o, comunque, all’opportunità di essere assistiti da un Tecnico che possa affiancarvi durante tutto il procedimento?
Dovete procedere alla valorizzazione di un lascito ereditario per la vendita o per la divisione tra più eredi?
Bene, in questo caso siete nel posto giusto!
Scrivimi all’indirizzo: falgavit1@alice.it
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STANZANI, GENIO E REGOLATEZZA
di Vittorio Falzoni Gallerani
2013, Asi Service, pp. 196, brossura

Questo è il mio primo libro; gli sono molto riconoscente poiché mi ha portato ha conoscere una persona di rara gentilezza e signorilità con il quale posso dire di avere stretto una vera amicizia.

Ma al di là delle qualità umane dell’ingegner Paolo Stanzani che, probabilmente, meno interessano al lettore, vi era una storia professionale straordinaria da raccontare; ho cercato di farlo con molta passione anche perché la storia della Lamborghini Automobili, dove egli ha speso la parte più significativa della sua carriera lavorativa, si è intrecciata, agli inizi, con la mia vita, come non manco di ricordare nel libro.

Stanzani ne è stato Direttore Generale dal 1967 al 1974 quando, poco dopo la perdita della proprietà da parte di Ferruccio Lamborghini, il Fondatore, anch’egli se ne andò per altri lidi professionali.

Nel frattempo aveva collaborato con l’ing. Dallara alla progettazione della 350/400 GT, della Miura, e della Espada e aveva concepito, si può dire in solitario, la Urraco e la Countach.

E non era finita lì… il resto è raccontato nel libro, come i tanti aneddoti e retroscena che, ascoltati dalla viva voce di chi li ha vissuti, diventano particolarmente gustosi.

MARIO CASONI, UFFICIALE E CAVALIERE
di Vittorio Falzoni Gallerani
2014, Asi Service, pp. 160, brossura

In questo mio secondo libro ho voluto parlare di un pilota della mia terra rendendogli quell’omaggio che finora gli era mancato. Disse di Lui Enzo Ferrari nel suo libro ‘Piloti che Gente’: ‘un ottimo pilota a cui è mancata l’occasione per fare il salto di qualità’.

Immagino si riferisse al professionismo: un’opportunità spesso sfiorata da Mario Casoni ma mai colta, ‘distratto’ come era dagli innumerevoli impegni che il suo status di industriale gli ha sempre imposto; una dedizione ed un senso di responsabilità verso l’Azienda ed i suoi dipendenti che gli ha reso la qualifica di Cavaliere del Lavoro.

Questa è la sua vera soddisfazione; oltre al fatto di essere ancora vivo contrariamente a troppi compagni di pista che avevano fatto delle corse la loro unica ragione di vita.

Ciò non toglie che i risultati della sua carriera agonistica siano stati di assoluto rilievo: ho cercato, nel raccontarli, di comunicare l’emozione che hanno suscitato in me ascoltandoli dalla viva voce del protagonista, permeata da una passione che lo spinge ancora a stringere il volante di una macchina da corsa dopo cinquantatré anni dalla prima volta.