IL TIPTRONIC S DELLA PORSCHE
Lo spunto per questo mio intervento è nato da un commento contenuto in un servizio comparso sull’ultimo numero della rivista YoungTimer; un servizio che mette a confronto alcune convertibili tra le quali compare una Porsche 911 Carrera della serie 996.
In questo ambito il pur eccellente Saverio Villa, per me il migliore giornalista del settore, esprime giudizi sul cambio Tiptronic S della Porsche che oso definire superficiali ed inopportuni; spiego perché: inopportuni per via del fatto che l’esemplare illustrato nel servizio ne è privo e quindi non si capisce perché tirarlo in ballo, superficiali invece perché quando definisce “un po’ frustrante” il cambio stesso ed “improbabili” i comandi a pulsante sulle razze del volante significa, a mio avviso, che quantomeno non ci ha mai vissuto insieme.
Lo affermo con cognizione di causa in quanto possiedo una di queste automobili.
Quando mi venne offerta da un caro amico che sapevo l’aveva ben curata avevo più di una perplessità relativa a questo cambio, anche io condizionato da queste continue affermazioni che periodicamente appaiono sulla stampa; per mia fortuna avevo il numero di telefono di due Esperti Porsche di caratura indiscussa, e che non cito solo per ragioni di ‘privacy’, dai quali ho saputo:
Che si tratta di un cambio con convertitore di coppia robusto ed affidabile; e questo detto da chi si è occupato di assistenza per tutta la sua vita lavorativa credo abbia un valore; e aggiungo sommessamente che la mia ha 150.000 km e, in tutta la sua storia manutentiva interamente documentata, non vi è nulla a carico di questo componente
Che era opinione del secondo che fosse del tutto consigliabile l’acquisto; anzi: anche lui, fresco acquirente di una 996 Cabriolet, ne aveva cercato un’esemplare di suo gradimento che fosse dotato di questo cambio e non l’aveva trovato, rammaricandosene non poco.
Usandola poi ho capito quanto essi avessero ragione; fermo restando che reputo anche io il cambio manuale la prima scelta per tutte le auto ed a maggior ragione per questa elasticissima Porsche che, volendo, consente di usare solo tre dei suoi sei rapporti quando non si abbia troppa voglia di impegnarsi, desidero affermare con forza che il Tiptronic S non è per nulla frustrante ed i pulsanti al volante non sono improbabili ma assolutamente comodi ed efficaci.
Infatti, quando si vuole tirare davvero, è sufficiente portare la leva del Tiptronic verso sinistra ed usare i pulsanti come le tanto agognate palette (che differenza ci sarà mai?!) per vedere i rapporti rimanere fissi fino al limite dei giri e per scalare le marce in staccata con una efficacia che molti dei suoi critici sicuramente non sono in grado di eguagliare usando frizione e cambio.
Inoltre, sentire l’allungo del mai abbastanza lodato boxer spalmato su sole cinque marce porta, pur a fronte di un leggero (direi inavvertibile precisando che ho guidato a lungo anche una ‘manuale’) peggioramento nei tempi di accelerazione (ma anche lì: per concretizzarlo occorre guidare davvero bene), ad un terzo e quarto rapporto entusiasmanti nella loro estensione.
Quando poi il traffico obbliga a stare in coda, leva a destra e cambio automatico: assicuro che è una comodità; poi…occorre un sorpasso? Una o due marce in giù con i pulsanti non improbabili, la macchina risponde immediatamente e, una volta conclusa l’operazione, si torna automaticamente all’automatico (ripetizione voluta) grazie a quella S finale che ha aggiunto questa funzione al Tiptronic originario. Insomma: un comportamento talmente efficace da indurre la Porsche a proporre con successo il Tiptronic S anche sulla 911 Turbo.
Quindi: fermo restando che, per una Porsche 911, la “morte sua” rimarrà sempre il cambio manuale e che, correttamente, la valutazione di una “automatica” dovrà sempre essere inferiore (ci sta), voglio affermare che compito della stampa specializzata non dovrebbe essere quello di perpetuare dei luoghi comuni ma di dare ai lettori notizie utili alla scelta in un momento in cui pregi e difetti delle vetture prese in considerazione sono conosciuti e passati al vaglio di tanti anni di esperienze le più varie.
Nello stesso articolo, infatti, secondo me andava detto che il cambio meccanico robotizzato della Maserati Spyder GT, altra partecipante al confronto, è un meccanismo estremamente complicato e che invecchia male e non basta non lasciarlo fermo troppo a lungo per evitare che dia noie.
7 Comments on “IL TIPTRONIC S DELLA PORSCHE”
Condivido totalmente il contenuto dell’articolo….
Siamo pochi ma…MOOOLTO buoni.
Ottimo articolo, ho preso una 997 carrera 4s con tiptronic dopo averlo letto e ne sono strafelice
Grazie mille; quando i miei ‘consigli’ sono utili a qualche amico appassionato sono il primo io ad essere strafelice. Un caro saluto.
Buongiorno, Ottime precisazioni sull’ingiustamente denigrato Tiptronic.
Sono un felice possessore di due Porsche 996 entrambe col 3.6 cc da 320 cv.
Una Carrera cabrio con Tiptronic e una 4S cupe’ con manuale.
Anche io ritengo che la ciliegina sulla torta rimanga il manuale ma, se non vuoi andare in giro a fare lo smanettone dalla mattina alla sera, il Tiptronic è un ottimo compromesso. E comunque sfido chiunque a cambiare più velocemente col manuale.
… ho avuto molte auto con cambio automatico e sequenziale ma, quella della mia Porsche 955 il tiptronic s è fantastico, poi se si vuole esagerare , basta togliere il controllo di trazione ed il cambio diventa come un manuale, poi fare anche il fuori giri e l’auto non cambia marcia se non lo si decide, stessa cosa nelle scalate di marcia basta un colpetto sul pedale e scala dalla sesta alla seconda in men che non si dica.
Gentile amico, sono contento che condivida il mio apprezzamento per questo cambio; mi pare però che la Sua lettera, forse per il grande entusiasmo, sia stata scritta troppo in fretta. Non riesco a decifrare infatti il modello di Porsche, 955 non lo conosco, ed il riferimento al “colpetto sul pedale” in scalata. Il Tiptronic S, infatti, si comanda con le mani e, ultima cosa, non possiede la sesta.