Eppur si muove … Esperienze di uso quotidiano

Vittorio Falzoni Galleranieppur si muove, Vivere con le storiche3 Comments

Innanzitutto: perché un adulto presumibilmente sano di mente decide di circolare con un’auto decisamente datata !? Personalmente le mie motivazioni sono molteplici; le più importanti sono la passione per questo tipo di macchine ed il rifiuto aprioristico di gran parte della tecnologia applicata a quelle ora nuove di fabbrica. Non assente, poi, una assoluta idiosincrasia per il consumismo sfrenato e per la rottamazione di qualsiasi veicolo ancora efficiente; vogliamo aggiungere una punta di snobismo? E sia! ve lo concedo.

Mi pare, inoltre, che la via della sostituzione forzatamente indotta delle vetture private non sia per niente ecologica in quanto l’energia spesa, ed il conseguente inquinamento prodotto, per la costruzione di un’auto nuova e poi quella impiegata per demolire fisicamente quella dismessa non sia recuperabile attraverso i minori consumi, non sempre così riscontrabili nel concreto, delle auto attuali.

Confesso, tuttavia, che per i viaggi autostradali, mi avvalgo di una Peugeot 308 del 2014, da me prescelta per la sua estetica pur sopportando con molta fatica alcuni suoi demenziali equipaggiamenti: in primis un inusitato sistema con schermo ‘touch’ (sempre pieno di ditate) per i comandi secondari che impone di fare due mosse per compiere qualsiasi operazione (tipo variare la velocità del ventilatore o la stazione radio) che per decenni ne ha comportata una sola, con ovvi vantaggi in termini di minore distrazione dalla strada; ma di questa ed altre ‘amenità’ commerciali odierne parlerò in altri spazi.

Relegando comunque la Peugeot esclusivamente a quell’uso per non farla invecchiare troppo precocemente (ha già, comunque, 66.000 km), da tempo mi sono dotato di un’altra vettura per il piccolo cabotaggio; oggi la prescelta è una Fiat Tipo 1.1 del 1989 ma, nel recente passato, ho già adibito allo scopo una Opel Kadett City del 1976, una Opel Kadett Coupé B del 1972 ed una Renault 4 TL del 1980; come si può notare tutte macchine di lusso e di elevatissima immagine; c’è poco da fare: come ho già accennato più un’auto sembra non interessare nessuno più a me vien voglia di salvarla.

Avrei intenzione di tenere una specie di diario del mio uso con questa macchina così che coloro i quali hanno già fatto, o avessero in animo di fare, la stessa scelta possano avere qualche indicazione in più su cosa essa comporta.

In una delle prossime puntate racconterò il perché proprio una Fiat Tipo mentre, fin da ora, metto in guardia sul maggiore fastidio che deriva dall’uso di una macchina di questo tipo nel traffico attuale: tu sei, per i cerebrolesi che comunemente tengono il volante in mano sulle nostre strade, sempre e comunque un ostacolo più o meno fisso; addio, quindi, alla precedenza e costante attenzione ai sorpassi folli che dovrete subire da piloti che, normalmente, non sorpassano neppure le trattrici con annesse attrezzature agricole. Mi è già accaduto, al proposito, che alcune signorine guidate dalla loro utilitaria (non il contrario) mi abbiano pericolosamente sorpassato sul filo dei cento all’ora su strade secondarie per poi costringermi a ri superarle poco dopo in quanto accodatesi inopinatamente ad una macchina operatrice procedente a 30 km/h.
Il perché di tutto ciò è presto detto: secondo loro voi siete troppo lenti a prescindere, senza alcun dubbio e senza alcun ragguaglio sulla velocità da voi effettivamente tenuta; alle volte mi chiedo se, qualora alla guida della mia Tipo ci fosse un giovanotto, la situazione migliorerebbe un poco: probabile, non ne ho le prove, ma in casi come il mio, con chioma bianca non dissimulabile, il rischio di essere scambiato per una chicane diventa una certezza; non importa se siete Mario Andretti e sareste ancora in grado di girare ad Indianapolis sul filo dei 380 km/h.

Molto irritante, non c’è dubbio.

 

 

3 Comments on “Eppur si muove … Esperienze di uso quotidiano”

  1. complimenti per l’articolo: è veramente così. Ho cambiato vita un anno fa prendendo una Opel Rekord del ’77 con la quale vivo tutti i giorni proprio perchè non ne posso più di elettronica, di sensori, di computer di bordo, di centraline, di pilota automatico o velocità supersonica intergalattica. Ah, ovviamente anche perchè era arancione 😉

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