Il secondo uso è quello di colui che ha necessità di rado dell’automobile ma, in quei casi, compie viaggi piuttosto lunghi e fuori dai centri urbani: ecco che, con la somma necessaria per una utilitaria nuova neanche troppo accessoriata, questo soggetto può regalarsi viaggi da sogno su di un’ammiraglia che non ha nulla da invidiare, anzi, ai moderni SUV in termini di confort; l’importante è che non si illuda di apparire ricco poiché assumerebbe atteggiamenti poco consoni alla situazione, in altre parole la soddisfazione nell’uso della sua auto deve essere tutta sua ed interiore. Siccome però un minimo di immagine è necessaria, e con questo tipo di auto l’effetto ‘nomade’ è dietro l’angolo, occorrono, a mio avviso, un paio di avvedutezze: non scegliere il modello da poco uscito di produzione di Mercedes Benz, in primis, ma oggi anche di BMW e Audi (in particolare proprio i loro SUV sono ‘pericolosissimi’ sotto questo aspetto) e, inoltre, conservarlo sempre in perfetto ordine.
Tutte queste auto alto di gamma che elencherò di seguito hanno dotazioni di sicurezza e comfort già di primo livello e quindi la raccomandazione, stranamente ma neanche poi tanto, è quella di scegliere sul mercato gli esemplari con la minore dotazione possibile di optionals; credetemi: si può convivere egregiamente con sedili non riscaldati, con il cambio manuale, con un condizionatore non automatico, con sedili ed alzacristalli posteriori ad azionamento manuae; tutte fonti, i relativi automatismi, di possibile noie e che, se non presenti, non vi costringono ad alcuna rinuncia avvertibile. Se il navigatore in plancia non c’è meglio poiché, per questo indiscutibile aiuto nei lunghi viaggi, esistono componenti a parte che, oltre che ad essere utilizzabili su più veicoli, hanno anche il pregio di essere aggiornabili gratuitamente.
I modelli? Al primo posto la Jaguar XJ: una bellezza assoluta che, dal 1986, guadagna un’affidabilità senza rimpianti; seconda la Lexus LS 400: qualità eccelsa, affidabilità ai vertici mondiali, estetica indubbiamente anonima ma poco vista e quindi non classificabile; terza Audi A8 prima serie nelle versioni a trazione anteriore (non dobbiamo affrontare alcuna mulattiera innevata): levigata, leggera, sontuosamente costruita e già abbastanza datata per non farvi passare da ‘parvenu’. Giù dal podio tutto quanto possa venirvi in mente può essere comunque una buona idea con il consiglio di non trascurare le americane che in alcuni casi proponevano modelli non esageratamente ingombranti e di rara avvenenza; una per tutte: la Cadillac SLS (Seville Luxury Sedan) del 1992-97.
Finora ho parlato solo di berline per due motivi: il primo è che detesto i SUV tranne la Range Rover (perché non è un SUV) ed il secondo è che, in genere, le versioni coupé o, peggio ancora, cabriolet di queste auto hanno quotazioni che non scendono mai sotto cifre piuttosto robuste; esiste qualche lodevole eccezione sulla quale sbizzarrirsi: Mercedes Benz SLC 107, SEC 126 e 140, CE 124; Jaguar XK8; Lexus SC430; BMW serie 6 e 8 sono tutte proposte meno ‘direzionali’ delle precedenti che possono essere prese in considerazione per l’uso contemplato.
E, infine, mi raccomando: se volete godervi pienamente il vostro personale ‘Eurostar’, manutenzione accuratissima (spenderete non poco ma avete risparmiato così tanto nell’acquisto…) e, quando possibile, cambio manuale; la vostra auto ha venti/trenta anni: una spintarella, a volte, può essere risolutiva (lo dico per esperienza personale).
One Comment on “Eppur si muove – CONSIGLI PER L’ACQUISTO, l’ammiraglia”
Un applauso credo possa bastare.
Grazie Vittorio!