A metà degli anni ’90 del secolo scorso il mondo dell’auto conosce un nuovo fenomeno probabilmente indotto dal grande successo ottenuto dalla Mazda con la MX 5: l’esplosione della febbre per la roadster “accessibile”.
Fiat barchetta, MG F, Alfa Romeo Spider sono tutte databili più o meno in quel periodo ma, accanto a queste marche,vecchie volpi del settore, scendono in campo due costruttori abituati a presidiare settori di mercato decisamente più esclusivi: la Mercedes Benz, con la SLK, e la BMW con la Z3.
La serie di vetture BMW denominata Z (Zukunft = futuro) aveva debuttato nel 1988 con la, effettivamente futuristica, Z1 per poi saltare la 2 e ripartire con questa 3 nel 1995; proseguirà poi in maniera incomprensibile con la 8 del 1999 e la 4 del 2002: sembra assodato comunque che il futuro, per BMW, sia rappresentato solo dalle spider oppure, occasionalmente, dalle loro versioni chiuse; vabbè, contenti loro….
Inizialmente l’impegno di Mercedes in questa nicchia di mercato viene gratificato da migliore successo, trainato come era dall’immagine splendente della propria SL, vero e proprio oggetto del desiderio per un’ intera generazione di automobilisti; la BMW Z 3 tribola un pochino contro la Mercedes SLK, essenzialmente per questa mancanza di traino ma anche per una strana scelta in campo motoristico: due versioni da 1,8 e 1,9 litri ambedue a quattro cilindri ed ambedue aspirati.
La necessaria differenziazione tra le due era, è vero, assicurata dalla diversa sofisticazione e potenza dei motori: il primo, preso dalla BMW 318 i, è un monoalbero otto valvole da 115 CV mentre il secondo è nuovo, pur derivato da quello da 1.8 litri 16V della 318 is, ed eroga gli stessi 140 CV ma con un andamento più favorevole della curva di coppia.
La verve delle due versioni, quindi, è sensibilmente diversa, tuttavia la quasi identità di cubatura sconcerta la clientela come la mancanza di una motorizzazione di punta a sei cilindri (occorre tenere presente che ci si sta rivolgendo comunque ai clienti BMW).
La linea, incredibilmente essendo frutto di uno stilista giapponese (Joji Nagashima), è molto bella e, guardandola oggi, si capisce subito che è stata pensata per le versioni più performanti che seguiranno a cui si intona perfettamente; sapientemente dosata è la mescolanza di modernità, rappresentata dal muso e dalla fanaleria, e nostalgia con aperture laterali riecheggianti la magnifica BMW 507 e proporzioni prese dalla più pura tradizione con lungo cofano motore ed abitacolo spostato all’indietro.
Una conseguenza, questa, della ferma decisione dei tecnici BMW di racchiudere l’intera meccanica all’interno del passo con grande vantaggio per l’equilibrio generale che infatti raggiunge l’invidiabile distribuzione dei pesi del 50% esatto tra l’avantreno ed il retrotreno; per lasciare fuori le intemperie, quando è proprio necessario, si opta molto opportunamente per una semplice, leggera ed efficace capote in tela che evita tutte le complicazioni costruttive degli hard top ripiegabili.
Da riferimento l’abitacolo veramente ineccepibile per ergonomia, eleganza di design e livello di finitura; sugli esemplari destinati all’Italia il condizionatore è di serie.
Il successo iniziale però, come accennato all’inizio e nonostante l’affidamento di un’esemplare a James Bond (Pierce Brosnan) nel film “Agente 007 Golden Eye”, non è travolgente e le vetture si trovano in pronta consegna; progressivamente, però, si consolida, sostenuto dalla ottima qualità complessiva del prodotto e dall’azzeccato innesto in gamma di motorizzazioni via via più gratificanti fino a diventare decisamente impegnative, nel caso delle versioni “M”.
Non dimentichiamo, infatti, che, per motivi di ingombro, il pianale della Z3 non è quello della BMW serie 3 E36, dotato di retrotreno “multi link”, bensì quello della versione “Compact”, sopravvissuto dalla precedente serie E30, con sospensione posteriore a triangoli oscillanti sostenuti da molle ed ammortizzatori separati che, come molti ricorderanno, è piuttosto “ballerina”; per soprammercato viene anche accorciato il passo da 2.700 a 2.446 mm: il risultato è un tipo di guida, nelle versioni più potenti, adatta solo ai piloti esperti; caratteristica, quest’ultima, che assicurerà per sempre alla Z3 quella considerazione, da parte degli appassionati, che le era mancata al debutto.
CRONOLOGIA
In Settembre del 1995 comincia, nello stabilimento di Spartanburg in Carolina del Sud appositamente allestito per lei e dove tutte saranno assemblate, la costruzione delle BMW Z3 nelle versioni 1.8 e 1.9 16V, la seconda disponibile anche con il cambio automatico a quattro rapporti.
Nella primavera del 1996 inizia l’importazione in Italia ad un prezzo, rispettivamente, di L. 49.650.000 e di L 54.650.000; qualche esemplare di importazione parallela era già stato venduto con alcuni di essi privi di condizionatore, mancanza che oggi si fa sentire; in quelli ufficiali esso è sempre presente e la dotazione appare corretta per il tipo di vettura comprendendo anche ABS, doppio airbag, servosterzo, sedili regolabili elettricamente ed il volante rivestito in pelle; sulla 16V sono di serie anche i cerchi in lega da 15”ed i tappetini in velluto.
Tra gli accessori di serie i più interessanti sono la selleria in pelle ed i cerchi in lega da 16” che armonizzano l’estetica alle nuove tendenze anche se all’epoca tutti i collaudatori furono concordi nel giudicare i 15” più adatti alla vettura.
Come da prevedere, le prestazioni non sono all’altezza dell’immagine di questa bella spider; soprattutto con il 1800 che impiega oltre 10 secondi nello 0-100 km/h ma anche con il 1.900 16V non c’è molto da festeggiare anche se, normalmente meno sollecitato nell’uso quotidiano, consuma sensibilmente meno dell’altro.
Verso la fine del 1996, finalmente, si conferisce la corretta dimensione a questa bella Roadster equipaggiandola con l’equilibratissimo sei cilindri in linea 2,8 litri 24V tutto in lega leggera già visto sulle BMW serie 3, 5 e 7; dotato di doppio variatore di fase “Vanos” sia in aspirazione sia allo scarico, sviluppa 192 setosi cavalli per un’esperienza di guida che finalmente porta ad esclamare: Ah! Così deve essere una spider! Svelta senza essere sgarbata, rilassante se si vuole, musicale allo scarico, straordinaria anche con il nuovo cambio automatico Steptronic a cinque rapporti azionabile, volendo, manualmente: un capolavoro! (la macchina). A questa serenità d’animo contribuisce la presenza del differenziale autobloccante al 25% e dell’ ASC+T (controllo di stabilità più antipattinamento ad intervento elettronico attraverso il taglio dell’alimentazione), saggiamente disinseribile per quando si decide di indossare i guanti da guida e fare sul serio. In questo quadro di molto maggiore dinamicità e di leggera perdita di equilibrio, dovuta ai maggiori peso ed ingombro del motore, la gommatura viene adeguata attraverso l’adozione di serie dei cerchi da 16” larghi 7”; in opzione è possibile avere dei 17” che, assieme all’allargamento della carreggiata posteriore di 67 mm impongono il ridimensionamento dei parafanghi posteriori per un totale di 88 mm di maggiore ingombro: come conseguenza l’auto diventa ancora più bella e perde definitivamente quella linea un po’ da signorina del debutto. Nuovi anche il fascione paraurti anteriore con splitter più accentuato e la cornice del parabrezza in colore vettura anziché nero (modifica gradatamente estesa a tutte); un gradito e caratterizzante preziosismo fa la sua comparsa nella strumentazione: le cornici cromate dei quadranti; volante a quattro razze anziché tre.
Marzo 1997: la BMW fa un inaspettato regalo agli appassionati trapiantando il motore sei cilindri da 3.2 litri e 321 CV della M3 serie E36 sulla Z3, dando così vita ad una specie di Shelby Cobra degli anni 2000; un trapianto che, in un’epoca di controlli elettronici galoppanti in nome della sicurezza, nessuno osava sperare. E invece questa arma assoluta arriva nei saloni di vendita dove non nasconde i suoi propositi (misurarsi ad armi pari con la Porsche Carrera costando settanta milioni di Lire in meno): cerchi da 17” di disegno specifico da 7,5” davanti e 9” dietro di serie, sedili anatomici riscaldabili in pelle bicolore (alla tedesca), roll bar dietro agli appoggiatesta (poi disponibile, a richiesta, anche per le altre), quattro terminali di scarico, fascione anteriore ancora diverso con due splitter separati ai lati della grande presa d’aria la differenziano esteriormente dalla già esuberante 2.8. Internamente il volante è il tre razze “M-Technik”, che d’ora in avanti sarà possibile avere a richiesta su tutte le Z3, con inserti in colore tappezzeria e tre strumenti supplementari (orologio, temperatura esterna, temperatura olio) adornano il tunnel. Meccanicamente, a parte il poderoso motore, le modifiche riguardano lo spostamento della batteria nel bagagliaio alla ricerca di un riequilibro nella distribuzione delle masse e l’allargamento della carreggiata posteriore di altri 18 mm rispetto alla 2.8.
Settembre 1997: debutta al Salone di Francoforte la BMW Z5 che sarà commercializzata solo a partire dai primi mesi del 1998 con il nome di Z3 Coupè; è una vettura che dimostra la ormai inattaccabile sicurezza di sé della BMW, la quale non esita a proporre una vettura dal disegno sconcertante, a dir poco, pur di ottenere il massimo della praticità: l’auto offre due posti comodissimi ed un bagagliaio enorme pur rimanendo assolutamente sportiva anche nel look. Gli italiani, sempre alle prese con un fisco opprimente per le over due litri (la Coupé è disponibile solo con i motori a sei cilindri), approfitteranno in qualche caso di quella caverna dietro i sedili per applicarvi una reticella di separazione ed ottenere così l’immatricolazione come autocarro.
Primavera 1999: restyling concentrato nella parte posteriore che diventa ancora più bombata e sinuosa con nuove luci posteriori con lo scalino diventato una firma della Casa di Monaco; piccoli ritocchi anche davanti dove sottili cornici cromate contornano i fari e la grigliatura dei due reni che risulta leggermente più arretrata rispetto alla propria cornice croma
Internamente gli interventi si limitano alla ridefinizione del tunnel centrale dove un bell’orologio analogico rotondo prende il posto del precedente digitale. Viene tolto dal listino il motore 1.9 16V per sostituirlo con il sei cilindri due litri 24V da 150 CV preso dalla berlina 320I (versione disponibile con cambio manuale a cinque rapporti ed automatico a quattro) mentre la Z3 1.8 Roadster vedrà la sua cilindrata aumentare a 1.9 litri e la potenza a 118 CV: sono i primi segnali della confusione che si è progressivamente impadronita della gamma BMW, fino a raggiungere le odierne caratteristiche del rompicapo, nella denominazione dei suoi modelli che sembra collegata alla cubatura dei motori ma non lo è.
Settembre 2000: il nuovo sei cilindri 3.0 litri da 231 CV sostituisce il 2.8 su Roadster e Coupé, per una versione che ha ben poco da invidiare alla Z3 M e, più in basso nella gamma e solo sulla Roadster, un 2,2 litri da 170 CV prende il posto del 2.0 da 150 CV pur continuando la versione a chiamarsi Z3 2.0 Roadster, almeno nei listini italiani (altro passo nella direzione cui si è detto).
Marzo 2001: ultimi aggiornamenti per la M che riceve l’ultima versione del propulsore della M3 E46, con cilindrata leggermente aumentata (da 3.201 a 3.246 cc); i 343 CV sviluppati da quest’ultimo vengono però ritenuti eccessivi per la Z3 e si provvede a calmarlo a 325 CV, solo quattro più di prima; invariata la coppia anche se ottenuta ad un regime molto più alto probabilmente in seguito all’adeguamento del motore alla normativa Euro 3 (l’80% della coppia, comunque, è disponibile già da 2.000 giri/min). Importante l’adozione di serie del controllo dinamico “intelligente” dell’assetto Dsc III e dell’assistenza elettronica alla frenata (aumenta al massimo la forza frenante anche con pressione moderata sul pedale nel caso i parametri della centralina interpretino la situazione come “disperata”). Nella strumentazione il contagiri diventa quello della M3 E46 con la zona rossa variabile a seconda della temperatura dell’olio e compare la spia di bassa pressione degli pneumatici
Giugno 2002: l’ultima Z3 lascia il posto alla Z4.
PREGI E DIFETTI
La BMW Z3 è un’automobile di altissima qualità sotto ogni aspetto e quindi, posto che gli oggettivi limiti di spazio non siano un problema, ci si può accostare loro con assoluta fiducia: consumi sempre limitati, prestazioni appaganti con le grosse sei cilindri, affidabilità elevatissima, manutenzione ordinaria poco onerosa saranno la vostra compagnia per molti anni.
La Coupé, fermi restando i due posti secchi, ha un bagagliaio che elimina gran parte dei problemi delle vetture molto sportive: nessun problema per la spesa settimanale, le mazze da golf, gli scarponi da sci: un’auto quindi da uso quotidiano; e le prestazioni della M, e non solo ma anche il comportamento nelle mani di un pilota esperto, sono quelle di una vera supercar! Una combinazione che ha pochi riscontri sul mercato.
Oggi le Z3, soprattutto se poco motorizzate, sono acquisti alla portata di tutti ma non lo sono gli interventi straordinari di manutenzione; certamente la 1.8 può fare poca paura anche sotto questo aspetto ma prima di acquistare una di queste vi consigliamo di fare bene mente locale perché le sue prestazioni sono decisamente deludenti.
Le M hanno bisogno, seriamente, di piloti molto buoni ed equilibrati al loro volante; qui non si scherza veramente ed è necessario un profondo esame di coscienza prima di mettersi alla loro guida.
Considerando l’eccellenza del grado di finitura della BMW, sulla quale si può dire abbia costruito buona parte della propria alta immagine, le Z3, soprattutto nei primi anni di produzione, possono deludere perché lo standard qualitativo di Spartanburg non ha mai raggiunto quello di Monaco di Baviera anche se, via via che la produzione procedeva lo scarto si è molto ridotto.
Le versioni M sono senz’altro un ottimo investimento; chi oggi non ha scheletri fiscali da nascondere può fare un ottimo affare approfittando del terrore che attanaglia molti proprietari; queste considerazioni, pur attenuate, possono valere anche per le 2.8 e le 3.0 che, oltretutto, non pagano il superbollo essendo sotto i 250 CV di potenza.
Le versioni a quattro cilindri penso non siano destinate ad un futuro collezionistico così come le piccole sei cilindri (2.0 e 2.2 litri).
QUALE SCEGLIERE E COSA GUARDARE
Senza alcun dubbio le 2.8 e, ancor di più, le 3.0: semplicemente perfette! Veloci senza essere preoccupanti non presentano il fianco ad alcuna critica; Roadster o Coupé è uguale, si scelga in base ai gusti ed alle esigenze.
Io preferisco, per una volta, la Roadster per la sua bellezza che, nel Coupé, è completamente perduta; questo se per le necessità quotidiane il nostro budget ci permette di affiancarle una moderna city car, altrimenti Coupé tutta la vita.
Tutte i motori della Z3, a parte i due estremi della gamma, sono stati accoppiabili con il cambio automatico a quattro o cinque marce; sono tutte e due componenti pregevolissime e dotate di controlli elettronici, il primo presenta tre programmi di funzionamento (normale, sport e inverno per la marcia su fondi sdrucciolevoli) mentre il secondo è il noto Steptronic azionabile anche manualmente.
Poche Z3 sono state ordinate in Italia con questo equipaggiamento ed io consiglio di evitarle, non per loro malfunzionamenti ma per non rinunciare al piacere che procura il cambio manuale BMW a cinque marce; con l’automatico si consuma poi più benzina ed oggi non va bene.
Le M sono da consigliare come investimento ed anche per le giornate in pista, quando sanno essere impagabili, ma non ci pare possano essere usate serenamente da tutti tutti i giorni: se piove, per esempio, occorre guidare con l’uovo sotto il pedale del gas ed anche sull’asciutto il retrotreno può scappare ad ogni manovra meno che meditata; pochi sono in grado di guidare in questo modo senza sudare sette camicie.
Le “piccole” sono il regalo ideale per le vostre mogli, o mamme se siete “single”.
Relativamente ai colori consigliamo di sbizzarrirsi con le bellissime proposte disponibili in quel periodo (vedi la gamma) quando il bianco e nero, con le varie tonalità intermedie di grigio, non aveva ancora monopolizzato il mercato.
Guardate se vi piace il colore e se le usure (pedaliera, tappezzeria, capote) sono contenute; non spaventatevi per gli oltre centomila chilometri e fate verificare da un carrozziere l’assenza di urti gravi; certamente una bella collezione di fatture dei tagliandi è una bella dotazione ma che ci pare imprescindibile solo per la M, un purosangue abbastanza sofisticato e dove le revisioni possono essere finanziariamente dolorosissime. Per le altre, i controlli consigliati ed un bel motore silenzioso e privo di fumosità possono bastare.
PERSONALIZZAZIONE
Proverei a trovarne una con i sedili in pelle perché stanno proprio bene e consentono di evitare tutti gli altri tessutini proposti nel corso della produzione, senz’altro robusti e di qualità ma abbastanza tristi nell’aspetto.
Dovendo, per averlo sulla nostra Z3, rivolgerci invece al tappezziere, saremmo senz’altro audaci nel scegliere il colore della pelle dato che una combinazione esterno interno un po’ vistosa (tipo, per esempio, nero/verde acquamarina o blu metallizzato/ giallo senape), in questo caso non rischia la volgarità grazie alle belle e pulite linee della vettura.
Ho invece una viscerale antipatia per i sedili bicolori e quindi, qualora la vostra M li avesse usurati, approfitteremmo per uniformarli al colore più vivace dei due presenti in origine (uno è sempre il nero).
Si ricordi sempre anche che l’auto è tedesca e non inglese quindi l’uso del porta pacchi o porta sci sul coperchio del bagagliaio, se proprio deve essere, lo sia solo per lo stretto necessario.
Non tentate di dare alla vettura un fascino retrò che non ha e quindi evitate di applicare cromature qua e là o di montare le ruote a raggi che qualche sciagurato accessorista aveva proposto; per ripararsi dal vento, infine, un cappellino da baseball ed il wind stop sono da preferirsi a berretto in tweed e sciarpa.
Vietato il volante di legno salvo nel caso che il tunnel ed il pomello del cambio non ne siano già rivestiti in tonalità piuttosto scura; in quel caso si può fare “pandant” purchè le razze del volante siano nere ed imbottite.
Cerchi in lega obbligatori da scegliere nell’ampio listino della Casa, valutando anche disegni destinati ad altri modelli, ma senza mai esagerare con il diametro per non essere poi costretti a pneumatici dalla spalla ridicolmente bassa (il consiglio è di non superare i 16” riservando i 17” solo alle versioni 3.0 e M (che li ha di serie).
QUANTO PAGARLE
Ci sono sul mercato proposte anche a due-tremila Euro: qualcuna di esse può essere anche una vera occasione pur se apparentemente non appare in splendida forma; se i “fondamentali” cui abbiamo accennato in “cosa guardare” sono buoni, i costi per una bella ripassatina non sono elevati e ci si può ritrovare con una macchina più che discreta spendendo veramente poco.
Più comunemente pensiamo che le cifre da mettere in gioco per una buona BMW Z3, indipendentemente se Roadster o Coupé, siano le seguenti:
Quattro cilindri: € 7-8.000,00
2.0 e 2.8 € 9-10.000,00
3.0: € 10-12.000,00
M € 18-20.000,00
GAMMA COLORI
Metallizzati
Verde Boston 275
Verde Pistacchio 408
Verde Oxford 430
Marrone Impala 418
Beige Pera 411
Beige Sahara 443
Grigio Sterling 472
Grigio verde 442
Albicocca 433
Blu Montreal 297
Seppia 624 (blu inchiostro)
Phoenix 445 (giallo olio)
Nero Cosmos 303
Nero Zaffiro 475
Scarabeo 622 (azzurro scuro)
Blu Atlanta 306
Argento Artico 309
Rosso Siena 362
Rosso Mora 359
Rosso Imola 405
Orinoco 406 (petrolio)
Titanio 354
Atlantis 339 (blu mare)
Blu Estoril 335
Blu Topazio 364
Blu Velvet 379
Sol Levante 395 (prugna)
Acciaio 400
Pastello
Bianco Alpino 300
Verde scuro 307
Rosso chiaro 314 o 415
Verde Evergreen 358
Verde Fiji 413
Giallo Neon 427
Blu Laguna 448
Nero 668
Turchese 326
Arancio Kyalami 351
Giallo Dakar 337
Violetto 328
La capote può essere nera, beige, blu scuro, verde scuro e rosso antico.
Per ulteriori informazioni sui materiali di rivestimento nelle varie annate e sulle combinazioni corrette esterno/interno, una vera miniera di informazioni è il sito www.z3roadster.it
LE VERSIONI SPECIALI
Sportedition
Allestita sulla serie post restyling con motori 1.9 8V, 2.2, 2.2 Steptronic, 3.0, 3.0 Steptronic; presenta cerchi in lega da 17”a dieci razze a forma di Y, montanti parabrezza cromati, assetto sportivo, sedili sportivi in pelle riscaldati, indicatori di direzione bianchi, roll bar, volante e pomello del cambio M in pelle, console centrale in alluminio, computer di bordo;
le sei cilindri hanno anche una bella calandra a nido d’ape sulla presa d’aria anteriore.
Individual Orinoco
Motori 1.9 e 2.8; colore esclusivo Orinoco 406 metallizzato, indicatori di direzione bianchi, montanti parabrezza cromati, interni in pelle nappa color crema con profili color petrolio, tappetini coordinati in velluto, console e pomello cambio in legno di platano. Capote nera o beige scuro.
Individual Bella Macchina
Motore 2.0; nera pastello 668 oppure nero Cosmos 303 metallizzato, indicatori di direzione bianchi, montanti parabrezza cromati, interni in pelle naturale con profili neri, tappetini in velluto coordinati, console e pomello del cambio in legno di platano. Capote nera.
Possibilità di montare i sedili sportivi che, in quel caso sono in pelle bicolore: naturale e nera.
Individual American Style
Motore 2.0; colore Blu Velvet 379 metallizzato, indicatori di direzione bianchi, montanti parabrezza cromati, interni in pelle bicolore nera e blu con sedili sportivi, tappeti in velluto blu. Capote nera
Individual Fiji
Motori 1.9 e 2.8; colore verde Fiji 413, indicatori di direzione bianchi, interni in pelle ed alcantara blu scuri con profili sui sedili in verde chiaro, tappetini in velluto blu scuri. Capote nera.
Individual Japan
colore sol levante metallizzato 395, indicatori di direzione bianchi, assetto sportivo M-Technic, interni in pelle nappa color rosa antico con profili neri sui sedili riscaldabili, volante sportivo M con inserti in pelle rosa antico, tappetini in velluto nero. Capote nera.
Individual Giallo Dakar
allestita sulla versione 2.8, si presenta in colore Giallo Dakar 337, cerchi in lega a dieci razze ad Y da 16”, interni in pelle nera con profili gialli, legno di platano su console e pomello del cambio, sedili riscaldabili, roll bar, impianto audio Harman Kardon con dieci altoparlanti predisposto per caricatore CD nel bagagliaio. Capote nera ad azionamento elettrico.
Individual British Traditional
colore verde scuro 307 oppure verde Boston 375 metallizzato, indicatori di direzione bianchi; interni in pelle nappa color champagne con profili sui sedili in verde inglese, tappetini in velluto color champagne, console e pomello cambio in legno di pioppo. Capote verde scuro.
Individual Mugello
colore nero 668, indicatori di direzione bianchi; interni in pelle nappa rossa estesa alle cuffie della leva del cambio ed a quella del freno a mano, profili neri sui sedili riscaldabili, computer di bordo, console centrale, pomello del cambio ed impugnatura del freno a mano in legno di betulla verniciato di rosso, roll bar. Capote rosso antico.
Individual Estoril
Motore 2.0; colore blu Estoril 335 metallizzato, indicatori di direzione bianchi, specchi M-Technic, lavavetri riscaldati; interni neri con cuffie cambio, freno a mano ed inserto sul volante sportivo M in pelle nappa blu, console centrale pomello cambio tipo alluminio. Capote blu scura.
Individual Imola
Motore 2.2; colore nero Zaffiro 475 metallizzato oppure nero 668, indicatori di direzione bianchi, specchi M-Technic, lavavetri riscaldati; interni in pelle nappa rossa comprese cuffie cambio , freno a mano ed inserto sul volante sportivo M, sedili sportivi in pelle nappa rossa e nera, tappeti neri, console tipo alluminio, roll bar. Capote rosso antico.
Individual Kyalami
Motore 2.2; colore nero Zaffiro 475 metallizzato oppure nero 668, indicatori di direzione bianchi, specchi M-Technic, lavavetri riscaldati; interni in pelle colore Arizona Sun (quasi arancio) comprese cuffie cambio, freno a mano ed inserto sul volante sportivo M, sedili sportivi riscaldabili in pelle nappa arancio e nera, tappeti in velluto nero, console e pomello cambio in radica, roll bar. Capote nera.
Individual San Remo
Motore 2.2; colore Titanio 354 metallizzato, indicatori di direzione bianchi, specchi M-Technic, lavavetri riscaldati; interni in pelle nappa blu comprese cuffie cambio, freno a mano ed inserto su volante sportivo M, sedili sportivi riscaldati in pelle nappa blu e nera, tappeti in velluto nero, roll bar, console e pomello cambio tipo alluminio. Capote blu scuro.
CARATTERISTICHE TECNICHE
BMW Z3 1.8 Roadster (versione 1,9 litri 8V)
Motore
Tipo M43 B18 (M43tu B19) quattro cilindri in linea anteriore longitudinale Alesaggio 84 mm (85 mm) Corsa 81 mm (83,5 mm) Cilindrata 1.796 cc (1.895 cc) Rapporto di compressione 9,7:1 Potenza massima 115 Cv (118 Cv) a 5.500 giri/min Coppia massima 17,1 kgm (18,36 kgm) a 3.900 giri/min Indice di elasticità 1,61 (1,68) Distribuzione monoalbero a camme in testa Alimentazione ed accensione a controllo integrato Bosch DME 1.7 Lubrificazione forzata, carter umido Capacità carter olio 4 litri Raffreddamento ad acqua Impianto elettrico a 12 Volt Alternatore 70 Ampère Batteria 50 Ah
Trasmissione
Trazione posteriore Frizione monodisco a secco Cambio manuale a cinque rapporti Rapporti del cambio I : 4,230:1; II : 2,519:1; III : 1,665:1; IV : 1,222:1; V : 1:1; RM : 4,039:1 Rapporto al ponte 3,450:1 Pneumatici 205/60 x 15 Cerchi in acciaio 6,5J x 15
Corpo vettura
Spider due porte, due posti Telaio portante, Sospensioni anteriori indipendenti tipo Mc Pherson, molle elicoidali, barra stabilizzatrice Sospensioni posteriori indipendenti, bracco obliqui, molle elicoidali, barra stabilizzatrice Freni a disco con ABS Sterzo a cremagliera, servocomando idraulico Capacità serbatoio carburante 51 litri.
Dimensioni e peso
Passo 2.446 mm Carreggiata anteriore 1.411 mm Carreggiata posteriore 1.427 mm Lunghezza 4.025 mm Larghezza 1.692 mm Altezza 1.288 mm Peso a vuoto 1.150 kg
Prestazioni (rilevate)
Velocità massima 193,3 km/h Consumo medio carburante 8,5 litri/100 km Accelerazione 0-100 km/h 10,2 sec Accelerazione 0-1000 m 31,7 sec Ripresa 1000 m da 40 km/h in V 37,8 sec
BMW Z3 Roadster 1.9 16V (cambio automatico)
Stesse caratteristiche della BMW Z3 Roadster 1.9 8V tranne:
Motore
Tipo M44 B19 Rapporto di compressione 10:1 Potenza massima 140 Cv a 6.000 giri/min Coppia massima 18,3 kgm a 4.300 giri/min Indice di elasticità 1,53 Distribuzione a doppio albero a camme in testa Alimentazione con sistema Bosch Motronic M5.2
Trasmissione
(cambio automatico a quattro rapporti Rapporti del cambio I : 2,4:1; II : 2,519:1; III : 1,665:1; IV : 0,723:1; RM : 2:1 Rapporto al ponte 4,45:1) Cerchi in lega leggera
Dimensioni e peso
Peso a vuoto 1.250 kg.
Prestazioni rilevate (dichiarate per l’automatica)
Velocità massima 208,15 km/h (196 km/h) Consumo medio carburante 7,8 litri/100 km (9,3 litri/100 km) Accelerazione 0-100 km/h 8,7 sec (10,5 sec) Accelerazione 0-1000 m 30 sec Ripresa 1000 m da 40 km7h in V 37,4 sec
BMW Z3 2.0 Roadster (versione 2.2 litri)
Stesse caratteristiche della BMW Z3 Roadster 1.9 16V tranne:
Motore
Tipo M52tu B20 ( M54 B22) Sei cilindri in linea Alesaggio 80 mm Corsa 66 mm (72 mm) Cilindrata 1.991 cc (2.171 cc) Rapporto di compressione 11:1 (10,8:1) Potenza massima 150 Cv a 5.900 giri/min (170 Cv a 6.250 giri/min) Coppia massima 19,4 kgm a 4.200 giri/min (21,4 kgm a 3.500 giri/min) Indice di elasticità 1,5 (1,96) Iniezione ed accensione integrate sistema Bosch DME 3.1 capacità carter olio 4,3 litri Alternatore 90 Ampère Batteria 65 Ah
Trasmissione
(Cambio automatico in opzione a cinque rapporti Rapporti del cambio I : 3,667:1; II : 2:1; III : 1,41:1; IV : 1:1; V : 0,74:1) Pneumatici 225/50 x 16 cerchi in lega leggera 7J x 16
Dimensioni e peso
Carreggiata anteriore 1.413 mm Carreggiata posteriore 1.494 mm Larghezza 1.740 mm Altezza 1.293 mm Peso a vuoto 1.345 kg
Prestazioni dichiarate con cambio manuale
Velocità massima 210 km/h (224 km/h) Consumo medio 9,7 litri/100 km Accelerazione 0-100 km/h 8,9 sec (7,9 sec) Ripresa 80-120 km/h in V 9,1 (8,9)
Prestazioni dichiarate con cambio automatico
Velocità massima 206 km/h (220 km/h) Consumo medio 10,1 litri/100 km Accelerazione 0-10 km/h 9,9 sec (8,9 sec)
BMW Z3 Roadster 2.8 (Coupé 2.8)
Stesse caratteristiche della BMW Z3 2.0 Roadster tranne:
Motore
Tipo M52 B28 Alesaggio 84 mm Corsa 84 mm Cilindrata 2.793 cc Rapporto di compressione 10,2:1 Potenza massima 192 Cv a 5.300 giri/min Coppia massima 28 kgm a 3.950 giri/min Indice di elasticità 1,45 Capacità carter olio 6,5 litri Alternatore 80 Ampère Batteria 70 Ah
Trasmissione
Rapporti del cambio manuale II : 2,49:1; IV : 1,24:1; V : 1:1; RM : 3,89:1 Rapporto al ponte 3,15:1
Dimensioni e peso
Peso a vuoto 1.260 kg (1.300 kg) Altezza (1.307 mm)
Prestazioni rilevate Roadster cambio manuale (dichiarate Roadster automatica)
Velocità massima 227,3 km/h (223 km/h) Consumo medio carburante 9,8 litri/100 km (11 litri/100 km) Accelerazione 0-100 km/h 7,1 sec (8,1 sec) Accelerazione 0-1000 m 27,6 sec Ripresa 1000 m da 40 km/h in V 32,6 sec
BMW Z3 3.0 Roadster (Coupé)
Stesse caratteristiche della BMW Z3 2.8 Roadster e Coupé tranne:
Motore
Tipo M54 B30 Alesaggio 80 mm Corsa 89,6 mm Cilindrata 2.979 cc Potenza massima 231 Cv a 5.900 giri/min Coppia massima 30,6 kgm a 3.500 giri/min Indice di elasticità 1,84 Alimentazione ad iniezione elettronica Siemens MS 43.0 Capacità carter olio 6,1 litri Alternatore 90 Ampère
Trasmissione
Rapporti del cambio manuale I : 4,21:1; III : 1,66:1; RM 3,85:1 Rapporto al ponte 3,07:1 Cerchi in lega leggera 7J x 17 Pneumatici 205/50 x 17
Dimensioni e peso
Peso a vuoto 1.360 kg (1.400 kg)
Prestazioni dichiarate (automatica)
Velocità massima 240 km/h (235 km/h) Consumo medio carburante 10 litri/100 km (10,7 litri/100 km) Accelerazione 0-100 km/h 6 sec (6,3 sec) Ripresa 80-120 km/h in V 6 sec
BMW Z3M Roadster (Coupé)
Stesse caratteristiche della BMW Z3 3.0 Roadster e Coupé tranne:
Motore
Tipo S50 B32, dal 2001 S54 B32 Alesaggio 86,4 mm, dal 2001 87 mm Corsa 91 mm Cilindrata 3.201 cc, dal 2001 3.246 cc Rapporto di compressione 11,3:1; dal 2001 11,5:1 Potenza massima 321 Cv, dal 2001 325 Cv a7.400 giri/min Coppia massima 35,7 kgm a 3.250 giri/min, dal 2001 a 4.500 giri/min Indice di elasticità 2,62, dal 2001 1,87 Alternatore 70 Ampère, dal 2001 90 Ampère
Trasmissione
Rapporti del cambio manuale I : 4,2:1; II : 2,49:1; III : 1,66:1; IV : 1:1; RM : 3,89:1 Rapporto al ponte 3,15:1 Pneumatici anteriori 225/45 x 17 Pneumatici posteriori 245/40 x 17 Cerchi 7,5J x 17 anteriori e 9J x 17 posteriori
Dimensioni e peso
Altezza 1.266 mm (1.280 mm) Peso a vuoto 1.350 kg (1.390 kg)
Prestazioni (rilevate)
Velocità massima 251,2 (autolimitata) Consumo medio carburante 12,3 litri/100 km Accelerazione 0-100 km/h 5,1 sec Accelerazione 0-1000 m 24,3 sec Ripresa 1000 m da 40 km/h in V 30,7 sec
51 Comments on “BMW Z3”
Macchina stupenda e senza tempo. I 6 cilindri, anche quelli piccoli (2.0-2.2) stanno salendo ininterrottamente di prezzo, trovarne uno messo bene a 9/10 k è un’impresa quasi impossibile … in Italia. Complimenti per il post, il migliore che ho letto su questa auto.
buongiorno. Sono interessati ad una Z3 individual 2.2. 76.000 km, verde oxfordgruen II metallic”, capottina verde ” sedili pelle nere con cuciture verdi riscaldati ed elettrici. Cambio manuale. Acquistata dall’attuale proprietario in Olanda dove lavorava e importata al suo rientro in italai. Dalle foto lo stato è ottimo. Prezzo richiesto circa 16000 euro. Cosa ne pensa? complimenti per l’articolo….concordo con il Sig Porro che a 10.000 euro il mercato non offre molto per i 6 cilindri in buone condizioni , con pochi chilometri.
La 2.2 mi sembra una ottima versione e mi piace molto lo schema di colori; sedicimila non sono pochissimi ma, se l’esemplare è veramente in ottimo stato e non richiede ulteriori esborsi a breve, dopo un doveroso tentativo di ribasso, forse è meglio non farsela scappare. Saluti.
Buongiorno Mauro, ho visto la Z3 individual verde sul noto portale di annunci, davvero bellissima e con abbinamento colore carrozzeria/interni/capottino particolarissimo e raro. Se dal vivo è come viene descritta, li vale tutti i 16.000 euro.
Non appena potrò oltre alla roadster , vorrei cercare una Z3 Coupé con il 2.8 cm3, Dott. Falzoni Gallerani comprare all’estero una vettura “quasi storica” è una brutta idea? Il cambio targhe e la nuova immatricolazione intacca di molto il valore futuro dell’auto?
Grazie
Ottima idea l’acquisto della Z3 Coupé; a mio giudizio, per auto così recenti, l’assenza dei documenti originali non inficia il valore collezionistico al punto da sconsigliare la loro ricerca in mercati dove, come in questo caso, vi è maggiore scelta.
Buongiorno Salve sarei interessato ad acquistare una z3 del 1997 18.roadstar,colore acqua marina tenuta bene 116mila km .volevo sapere ma il.colore è veramente così raro?e il prezzo giusto quale vorrebbe essere?la ringrazio
Buongiorno
Il colore acqua marina è collegato a James Bond e quindi è normale che richieda un supplemento di prezzo che però non può essere elevato perché queste auto non sono rarissime (il numero esatto non lo conosco ma ne abbiamo già certificate ASI un buon numero).
I prezzi orientativi e corretti li trova nell’articolo; a Lei la scelta di quanto può discostarsi da questi una volta che abbia individuato l’esemplare che le piace.
Cordialmente.
la ringrazio molto e appena l avrò presa le farò sapere e magari mi può dare qualche informazione per come iscriverla ASI grazie
comunque il colore della macchina che vorrei aquistare non è acqua marina e non è quella del film,si chiama turkisgrun,praticamente turchese,ne sa qualcosa?
Non ne so nulla ma credo non vi sia nulla di particolare da sapere; l’importante è che le piaccia perché non è un colore facile da indossare soprattutto da un uomo.
Comunque hanno venduto anche delle M di questo colore e quindi… sicuramente quella non è un’auto da donna!
Dott. Falzoni buongiorno, sono richiedere un parere, sto trattando l’acquisto di una Z3 2.8 6 CILINDRI 24 VALVOLE 193 CV CAMBIO AUTOMATICO 4 MARCE ALLESTIMENTO ESTETICO M / M LOOK
il prezzo richiesto è di 19.000 ha 151 000 km certificata ASI e tagliandata 8 mesi fa. Come faccio per capire se l’auto non è d’importazione ? In prospettiva Lei come la vede, in possibile rivalutazione ?
Grazie mille per l’attenzione. Cordiali saluti.
Per capire se l’auto è di importazione non ufficiale può essere sufficiente la carta di circolazione dove si parla di ‘omologazione’: normalmente se l’auto è ufficiale il codice inizia con OE altrimenti inizia con KE, KU ecc.
Nella sezione in basso a sinistra, poi, normalmente si trova la precedente targa straniera (se è il caso).
Relativamente all’investimento, temo che il cambio automatico la penalizzerà molto e questo indipendentemente dal miglioramento della vita che esso comporta (vedi le Porsche per conferma).
Dopo aver letto questo dettagliato articolo di Vittorio, mi sono comprato una Z3 2.0 6 cil 😉
Che altro dire? Grazie mille
Grazie a te Mario; sono contento di provocare queste conseguenze ma, se continua così, dovrò cominciare a farmi pagare dalle Case.
Ottimo articolo scritto con grande cognizione. Complimenti.
I prezzi dei 6 cil sono lievitati, anche se non eccessivamente, ma questo è un problema per chi le vuole acquistare e una fissa malsana per chi spera (invano) in grandi rivalutazioni e non al piacere di vivere l’auto.
Possiedo una Coupé 3.0, penso che non me ne separero’ mai.
Lo credo bene. La Sua è una gemma preziosa.
Buonasera, comperare una Z3 6 cilindri prerestyling completamente riverniciata ( smontandola interamente) seppur sia stato fatto il lavoro a regola d’arte …. perde valore ?
Se il colore nuovo faceva comunque parte della gamma del periodo, la vettura potrà essere certificata e quindi la perdita di valore sarebbe difficile da quantificare. Certamente però io non la comprerei, ma è un’opinione personale.
Salve, ho avuto modo di parlare con un venditore di z3 coupé la 3.0; possiedo BMW ma non una Z. Mi chiedo cosa dovrei controllare per essere sicuro di questo acquisto.
104mila km, del 2002 , 4 proprietari.
Prezzo 19mila.
Grazie mille
Non ho conoscenza di particolari criticità a carico di questa vettura quindi controllerei due cose: la percorrenza attraverso le fatture di manutenzione e l’assenza di incidenti gravi facendomi assistere, in caso di incertezza, da un carrozziere di fiducia.
Buonasera e preventivamente grazie per aver letto la mia richiesta. Devo andare a vedere una Z3 3200 M Coupè originale con documenti di prima immatricolazione. L’auto sembra ben tenuta e priva di gravi problemi. I chilometri sono appena sotto i 100.000 richiesta sui 50.000 euro.
Cosa ne pensa in generale? E sul futuro di tale modello? Grazie mille.
Il valore collezionistico dell’auto è fuori discussione e la cifra richiesta è allineata al mercato attuale.
Segnalo che questo modello è stato oggetto di una rivalutazione molto consistente e repentina in tempi molto recenti; ipotizzare una imminente pausa di riflessione non mi pare però azzardato.
Buongiorno, Sono interessato ad acquistare una Z3 2.8 Roadster dalla Germani. Essendo l’auto di importazione tedesca, dovrà essere immatricolata con targa italiana nel 2021. Questo può portare ad una svalutazione dal punto di vista collezionistico per gli anni a venire? Grazie mille.
La dicitura ‘italiana da sempre’ che si trova negli annunci è un indubbio indice di apprezzamento da parte del mercato per i veicoli aventi tale caratteristica; principalmente ciò è dovuto al fatto che le auto di prestigio, in Italia, vengono normalmente usate meno e con più cura rispetto a quanto accade sui mercati nordeuropei. Ritengo però che, in fondo, quello che conta nella valutazione di un’automobile da collezione siano le sue condizioni. Lieve minore appetibilità, quindi, sì ma minor valore direi di no.
Complimenti per l’articolo ! mi sto orientando sull’acquisto di una ROADSTER 2.8 del 2000 attorno ai 100.000 km. tagliandati e venduta da un concessionario Tedesco, ho notato maggiori accessori e prezzo più concorrenziale del mercato Italiano. Secondo Lei ci possono essere problemi per l’immatricolazione e relativo CRS ! Grazie mille e a presto
Complimenti a Lei! Ottima scelta! Dal punto di vista del rilascio del CRS non vi è alcun tipo di problema; viceversa all’atto del collaudo si entra in una situazione medievale da Italia dei Comuni per cui ogni Sede provinciale del DTT fa quello che le pare a seconda del grado di ‘tolleranza’ del capo Ingegnere verso le auto d’epoca. Qui a Ferrara non mi è mai successo di fallire una re immatricolazione (sono CT ASI del Club Officina Ferrarese) ma, per esempio, a Modena, sì. Buona fortuna, quindi!
Buonasera dr Falzarani,
il Suo articolo è ricco di informazioni competenti e osservazioni di grande buonsenso.
Due componenti essenzali di una professionalità indiscussa e riconosciuta dal Mercato
Dato che mio figlio è interessato ad acquistare una vettura spider d’Epoca, già iscritta ASI o con i requisiti in ordine per la iscrizione (penserebbe BMW Z 3 con Budget indicativo 12/14 k€), le chiedo se ritiene possibile una Sua assistenza nella trattativa di acquisto, ovviamente con compenso,con modalità che, se del caso, ci vorrà indicare fuori chat, ovviamente.
Grazie per la attenzione, girerò il Suo cortese riscontro direttamente a mio figlio Emanuele, che ovviamente è l’owner di questa trattaiva…… io gli sto solo dando una mano completare nello scouting.
Monto cordialmente
Claudio Motta
Buongiorno e complimenti per l’ottimo articolo.
Sto approcciandomi all’acquisto di una Z3 2.8 del 1997.
La vettura è nero Cosmos con pelle completa (plancia, sedili e tunnel centrale rossa – volante a tre razze incluso). È tedesca e dotata di Hard Top.
La richiesta è 19k€. Secondo lei, si è raggiunto il massimo del valore (e quindi, in ottica futura, questo potrà solo scendere) o si è ancora in un trend di crescita?
Grazie per il complimento; oggi 19.000 Euro non sono pochissimi per un veicolo come quello che sta esaminando tuttavia, anche ammettendo di pagarlo ‘molto’, in poco tempo tale maggiore esborso verrà assorbito dalla continua rivalutazione che queste vetture conosceranno nei prossimi anni; a patto, beninteso, di essere equipaggiate con i sei cilindri di 2.8 e 3.0 litri. La ‘M’ è già decollata; queste, a distanza, seguiranno.
Grazie mille per il suo feedback.
Ad oggi, sono convinto che si stia un po’ vivendo in una “bolla” speculativa, quindi, volendo acquistare adesso, si gioca obbligatoriamente con queste “carte”, purtroppo.
Il fatto che comunque sia un mezzo che, a suo parere, possa per lo meno “tenere botta”, mi rassicura.
Grazie ancora e buona domenica.
Buonasera, per prima cosa mi complimento per l’articolo! Ne approfitto per avere un suo consiglio per un eventuale acquisto di una bmw Z3 M ROADSTER 3.2 anno 1998. Km 98000, la richiesta è di euro 45000 con Asi Crs . È un mezzo che mi piace molto, potrà anche essere un buon investimento? O meglio la coupe? Grazie in anticipo. Buona continuazione
Buongiorno e grazie per i complimenti. A mio avviso l’acquisto di una Z3M è senz’altro valido anche dal punto di vista dell’investimento. La cifra richiesta per l’esemplare di cui mi parla mi pare allineata alla situazione attuale del mercato. Certamente la coupé, un po’ per la maggiore rarità e un po’ per la maggiore qualità di guida (leggi maggiore rigidità del telaio), aspetto importante per un’auto come questa, a mio avviso ha potenzialità rivalutative ancora maggiori.
Salve,
Mi piacerebbe avere un consiglio da lei riguardo all’acquisto di una BMW Z3 Roadster 1.9 118cv anno 2000 con 87000 km €15900
Attualmente possiedo una serie 1 118d del 2006 comprata nuova che però ultimamente mi sta dando qualche problema. Il panorama delle linee estetiche del mercato attuale non mi entusiasma e avevo quindi pensato di sostituire la mia serie 1 con questa meraviglia, ma proprio il venditore mi ha sconsigliato l’utilizzo come auto unica. Premetto che attualmente uso l’auto per fare 4km per andare al lavoro e saltuariamente allontanarmi al massimo una 50 di km. Vorrei il suo parere. Sarebbe così dissennato pensare a questa auto come auto da tutti i giorni? Grazie mille
Davide
Al contrario caro Amico, sarebbe una dimostrazione plateale di acume e buon gusto. Complimenti.
Grazie mille per la sua risposta! Ne farò tesoro.
Saluti.
meglio come investimento un 2.0 oppure un 2.2 l? chi può consigliarmi pe favore?
Senz’altro un 2.2. Un caro saluto.
Grazie, secondo lei avere 5 proprietari alle spalle può essere un problema? i 2.2 tendenzialmente hanno molti km in media 170.000/180.000 non sono troppi?
Grazie per i consigli
La meccanica delle auto anni 2000 è valida per 300/350.000 chilometri prima di revisioni serie. Controlli bene il resto: funzionamento clima e servomeccanismi elettrici; stato dei rivestimenti e della capote; assenza di incidenti che abbiano compromesso la struttura (fondamentale in auto aperte) e poi può procedere tranquillo. Certamente un’esemplare con 180.000 km deve costare meno di uno con 60.000 (ammesso siano autentici) e quindi tratti di conseguenza.
Grazie! Mentre riguardo al numero di proprietari?
Vorrei fosse come quello rivendibile..
Ne ho vista una anche molto molto bella Ser bordeaux introvabile come la prima immagine qui sopra ma è di importazione.. cosa mi può dire riguardo a questo? Sarebbe un errore?
Vorrei possa comunque essere un eventuale investimento oltre ad un mezzo che adoro e con cui posso divertirmi. Grazie ancora per i consigli
Relativamente al numero di proprietari il discorso è come quello dei chilometri: più sono più si può trattare il prezzo ma, se l’auto è bella, non è il caso di rinunciare all’acquisto. Finora sul mercato le auto importate non hanno mostrato differenze nella valutazione e nell’appetibilità (parlando di auto degli anni 2000). Si diverta e non pensi all’investimento; finora anche questo aspetto è stato salvaguardato ma nessuno ha la sfera di cristallo. Una cosa però è certa: se si dimostrasse non valido un investimento in una spider di marca di prestigio non oso immaginare cosa accadrebbe alle quotazioni degli altri veicoli storici. Un caro saluto.
Buongiorno.Complimenti per la pragmaticità delle spiegazioni.Sono un ricondizionatore di auto a livello hobbistico,ormai da anni.La mia esperienza è su MGF-TF e modelli vari con motore PLUS A. Ho affrontato solo una volta,ormai più di 20 anni fa una BMW 320 due porte. Mi è stato chiesto di afforntare una BMW Z3 del 2001 1.9 litri con ben 230.000 km.A cosa dovrei stare attento?
Grazie
Gentile amico, la cosa che posso affermare con certezza è che a carico di queste auto non è nota alcuna criticità congenita; la percorrenza, inoltre, non è preoccupante in quanto i moderni motori hanno una vita utile di circa 350.000 km. E la BMW, in fatto di motori, è maestra. Se poi l’auto ha sempre vissuto in Italia anche la ruggine è un problema inesistente. Quindi usi la normale diligenza nel controllo di tutte le componenti usurabili: ammortizzatori: cuscinetti, boccole, freni e frizione. Dopo di ché si concentri sull’impianto elettrico eliminando eventuali antifurti applicati e verificando il funzionamento di ogni dispositivo. Se c’è il clima ne controlli il funzionamento molto approfonditamente; se non dovesse funzionare, su questi impianti già moderni le speranze di rimetterlo in funzione sono concrete ma il lavoro non è semplice poiché occorre individuare ogni più piccola perdita del gas refrigerante che a volte si annida nella plancia. Buon lavoro.
Buonasera, gradirei sapere quale il valore commerciale attuale per una Z3 Roadster del 2001 3.0 231 cv 120000 km e provenienza Danimarca e immatricolata in Italia. 3/4 proprietari ..
L’auto si presenta come nuova e in ottime condizioni esterne, interne e motore tagliandato con fatture dimostrabili.
Rimango in attesa.
Grazie
Piero
Credo si possa arrivare a spendere anche qualcosa in più di ventimila Euro senza spingersi troppo oltre. Si tenga presente che si tratta della versione più riuscita in assoluto della BMW Z3 quindi, in presenza di innamoramento meglio non lasciarsela scappare.
Buongiorno, ho appena acquistato una z3 1.9 del ‘96 color Atlanta Blau con interni in pelle nera. Vorrei cambiare la cappotte che attualmente è nera mettendola beige?
Cosa ne pensa?
Grazie
Gentile Amico, la Z3 che ha acquistato ha già, e avrà ancora di più in futuro, un valore collezionistico acclarato e crescente. Ecco che mi diviene automatico sconsigliarla relativamente a qualsiasi intervento si discosti dal mantenimento della configurazione originaria del suo specifico esemplare. Aggiungo due considerazioni: la prima, strettamente soggettiva, è che secondo il mio gusto la capote beige con interno nero non mi pare il massimo dal punto di vista estetico; la seconda, del tutto oggettiva invece, è che le capote beige sono di difficilissima (per non dire impossibile) gestione quanto a pulizia con il risultato che in poco tempo esse perdono la loro indubbia originaria attrattiva.
SONO PAOLO, E SONO DEL 1940 POSSEGGO UNA Z3 CABRIO 2800 GIALLA INDIVIDUAL, E UNA Z3 COUPE’ 3000 PISTACCHIO, SONO CONTENTISSIMO DI ENTRAMBE BASTA AVERE LA CURA DI FARE DEI TAGLIANDINI AL BISOGNO, QUANDO VOLGLIO USARLE HO L’IMBARAZZO DELLA SCELTA, E UNA GODURIA GUIDARLE .
Buongiorno Vittorio, data la competenza le chiedo un’opinione su una z3 3.2 m roadster del ’99 con circa 120.000 km. È in ottime condizioni. Tagliandi eseguiti e vanos revisionato.
Provenienza Germania con due proprietari. Verrebbe venduta dal concessionario italiano già con nuova immatricolazione.
Sono mesi che seguo il mercato di queste auto in entrambe le configurazioni.
A mio parere la richiesta di circa 35.000 euro sembra essere piuttosto interessante. Lei che cosa ne pensa?
Grazie mille in anticipo.
Gentile Amico lo trovo ESTREMAMENTE interessante tanto da consigliarla di controllare bene tutta la burocrazia che sta dietro all’auto con particolare riferimento agli adempimenti fiscali (precauzioni molto meno impellenti, ovviamente, se si tratta di un Concessionario della Casa ma sempre consigliabili a prescindere). Questo perché già un paio di anni fa un mio Cliente fu felice di pagarne un’esemplare € 49.000. Andammo insieme a vederla, dopo aver eseguito un’analisi abbastanza approfondita del mercato, e la quotazione parve allineata. Posso concordare sul fatto che da allora questa auto non abbia conosciuto incrementi di valutazione (era cresciuta già molto in poco tempo) ma stento a credere che sia calata tanto in quanto si tratta di un’auto straordinaria.
Egregio Dr Falzoni Gallerani, mi sono accorto che il correttore automatico ha modificato erroneamente il Suo nome.
Me ne scuso,
Claudio Motta