Non si sa per quanto ancora la ‘storicità’ di un veicolo verrà riconosciuta al compimento del ventesimo anno d’età, a prescindere dai decaduti vantaggi fiscali; in ogni caso, ormai, anche pensando che il limite possa essere elevato a trenta anni, accade spesso che l’auto che vi ha fatto innamorare abbia il condizionatore d’aria o, addirittura il climatizzatore.
Per chi non lo sapesse, credo pochi, la differenza tra i due è che il secondo, normalmente a controllo elettronico, de umidifica l’aria anche in fase di riscaldamento dell’abitacolo.
Ed eccoci al punto: secondo la mia esperienza, la condivisione della quale è l’unico scopo di questi miei scritti, è che ci si può trovare di fronte, per sommi capi, a due situazioni lapalissiane; e cioè: il clima (chiamiamolo così per brevità, tanto ci si intende) funziona o non funziona.
Per concludere che funziona, e ci dispiace per il venditore, occorre che lo faccia per un periodo abbastanza prolungato, almeno un quarto d’ora, e che la temperatura alle bocchette sia attorno ai
7/8 ° non di più. In questo caso, si può stare abbastanza tranquilli che l’impianto è efficiente e quindi, se attentamente curato, può continuare a funzionare ancora a lungo; le cure da prestare sono poche ma imprescindibili e da prestare ad intervalli piuttosto ravvicinati: verificare, con l’apposito liquido di contrasto che non vi siano perdite neanche minime lungo tutto il circuito almeno una volta all’anno ed azionare l’impianto almeno per una decina di minuti una (meglio due) volta al mese al fine di mantenere il tutto ben lubrificato ed a tenuta stagna.
Operazioni ancora più necessarie se dentro i tubi scorre ancora il vecchio gas Freon F12, messo oggi fuori legge e quindi una volta volatilizzatosi si è ‘a piedi’.
Il fatto che il Freon F12 sia finito fuori legge, ha spinto molti operatori a proporre il cambio del gas refrigerante con il consentito R134 attraverso una laboriosa (e costosa) operazione di ‘lavaggio’ dell’impianto; personalmente ho sperimentato questa ipotesi su una Porsche Carrera 3.2 dotata del condizionatore originale fornito dalla Casa e ne ho patito le conseguenze sul mio sistema nervoso e nel mio portafoglio.
Le operazioni svolte si sono infatti rivelate del tutto inefficaci in quanto il vecchio impianto non riusciva a trattenere il nuovo gas nonostante tutti i tentativi espletati. Questa la mia esperienza, ma, non pretendendo essa abbia validità assoluta, consiglio anche di visionare un qualsiasi forum sull’argomento (per chi mastica di inglese è illuminante quello sul sito della Pelican Parts), per rendersi conto della difficoltà di ottenere risultati soddisfacenti in questo modo.
Un approfondimento che consiglio prima di gettare dei soldi nella speranza di viaggiare con la propria classica come su un’auto moderna: poco meno di un mito tenendo conto che, anche qualora si riuscisse a costringere il nuovo gas nei vecchi tubi, l’efficacia dell’impianto, già obsoleto di suo, verrebbe ulteriormente diminuita dall’intrinseco minore potere refrigerante dell’R134 rispetto all’F12.
E arrivo, quindi, alla seconda ipotesi lapalissiana: il clima non funziona; inevitabilmente i venditori vi diranno che è ‘solamente scarico’ e sicuramente è così, quello che non è invece affatto vero, come ho cercato di far capire più sopra, è che ‘basta ricaricarlo’.Ve lo garantisco, non è così mai; il consiglio è, quindi, di trattare l’acquisto dell’auto come se il clima non ci fosse.
Vi è, invece, una possibilità estremamente interessante, ma è rivolta in particolar modo alle vetture più datate che hanno plance libere sotto il bordo inferiore; esempio tipico la Rolls-Royce Silver Cloud (ma ve ne sono decine), sulle quali è possibile far montare con profitto i kit odierni con compressori di minimo ingombro ed evaporatori convenientemente dimensionati per il montaggio sotto plancia centrale in una posizione che non comporterà esposizioni dirette degli occupanti alla lama di aria fredda, quella sì, forzatamente emessa da una unica fonte e non così piacevolmente diffusa come sulle auto più recenti.
In ogni caso, in conclusione, il mio suggerimento è di cercare un’esemplare senza clima del modello desiderato: si risparmia peso (dai 40 ai 50 kg), si guadagna spazio nel vano motore e, se si tenta di averlo funzionante, un numero incalcolabile di arrabbiature; lo ripeto: la verità è che viaggiare avvolti nel fresco come sulle auto moderne, su di una classica, è un’utopia (Rolls-Royce compresa).
15 Comments on “AUTO CLASSICA E CONDIZIONATORE D’ARIA”
Gent.mo, può indicarmi un sito dove trovare kit con compressori di qualità garantita, grazie mille
Ho visto un paio di applicazioni eccezionalmente valide su di una Ford Mustang ed una RR Silver Cloud ma, siccome non si potevano adattare alle mie auto, non mi informai sulla Marca. penso che la cosa migliore sia interpellare u bravo installatore e farsi indicare da lui i componenti migliori. Ciò che, a mio avviso, è invece da evitare assolutamente è tentare di rimettere in funzione un impianto non funzionante e fermo da molto tempo.
Salve dovrei montare un’aria condizionata un vs R2 del 1975 c’è qualcosa!
Salve dovrei montare un’aria condizionata va R2 del 1975
Chiedo scusa ma non capisco cosa mi sta chiedendo.
Gent.mo ho acquistato una Mercedes R107 del 1986 e il condizionatore non raffredda molto, il meccanico l’ha ricaricato ma non risolvendo di fatto nulla. Potrebbe essere un problema intrinseco alla vettura oppure no, l’abitacolo su questo modello deve raggiungere la temperatura di 20° per es. quando fuori ce ne sono 35°? Grazie per l’eventuale risposta, saluti.
Gentile Amico
Il climatizzatore delle Mercedes 107 non ha un’efficacia portentosa ma comunque l’abitacolo viene rinfrescato in maniera abbastanza valida fintanto che all’esterno non vi siano 40°; il Suo problema riguarda quindi il Suo esemplare. Come detto nel mio articolo la mia esperienza mi insegna che quando un impianto di questi cessa di funzionare e rimane fermo a lungo poi rimetterlo in funzione è un’impresa quasi sempre destinata al fallimento. Non escludo che vi siano specialisti in grado di compiere miracoli; tuttavia non ne conosco e comunque, come ha avuto modo anche Lei di constatare, la ricarica prescritta dai venditori dell’auto è quasi sempre (oltre il 90% dei casi) inefficace.
Grazie molte per la pronta e gentile risposta, in effetti, la mia recente esperienza con questa auto mi ha comprovato che fintanto fuori ci siano max 28-30° l’abitacolo verrà un po’ rinfrescato, però mai raggiungendo la temperatura desiderata. Volevo però capire bene, prima di portarla nuovamente dal meccanico, se si tratti di un problema intrinseco al modello e all’età del veicolo, e dunque il condizionatore potrebbe funzionare meglio, oppure no, questo è il max che può fare, perchè era già il massimo che faceva trent’anni fa. Dalla sua risposta però temo di avere poche speranze.
Buongiorno. Ho una Ferrari 412 del 1976. Sono arrivato alla conclusione che vorrei eliminare tutto l’impianto originale aria condizionata e montarne uno moderno con le opportune modifiche o adattamenti. Conosce qualche specialista in materia, preferibilmente zona Lombardia.
Molte grazie.
Decisione saggia: è l’unico modo per riuscire, FORSE, a godere di nuovo dell’aria fresca sulla sua Ferrari. Dico forse poiché io non ci sono riuscito sulla mia Porsche quindi ne consegue che non ho incontrato lo specialista giusto. Non avendo esperienza diretta di un valido artigiano del settore non posso quindi neppure sognarmi di dare segnalazioni sulla base dei sentiti dire. Purtroppo, come Lei peraltro sicuramente saprà già, nel nostro settore troppi sono i millantatori ed i ‘fenomeni’ della domenica.
Salve, ho letto un articolo spagnolo https://www.pieldetoro.net/web/pruebas/ver.php?ID=985.20 in cui si dice che nel 1977 era stato montato dalla Veglia spagnola un kit per l’aria condizionata. Questo kit è stato messo in vendita anche per le Fiat 127 prima serie o è stato prodotto solo per alcuni modelli di 127?
Buongiorno, non ho notizie di quel kit specifico ma ricordo che sia Autoclima sia Frigette negli anni ’70 misero in commercio condizionatori adattabili alle utilitarie. Ne vidi uno, ai tempi, montato su di una Innocenti Mini 120; credo che se tale impianto ha trovato lo spazio su quella macchina, su di una Fiat 127 ci stia comodamente. Un caro saluto.
Hai ragione… pensa che la mia xj40 Jaguar, mi e’ stata venduta con il climatizzatore perfettamente funzionante… si a parole. Innanzitutto le 2 ventole del clima funzionavano solo alla massima velocità . Niente regolazioni intermedie . Mi sono munito di manuale tecnico, di tanta pazienza e ho fatto smontare le 2 ventole del clima e ho personalmente sostituito i Darlington di controllo, ripristinando il funzionamento. Per il clima che , sebbene caricato con r12 perdeva come un colabrodo, ho fatto cambiare gli oring di tutto l’impianto, l’essiccatore, il compressore in versione adatta ad r134 lavare e caricare l’impianto. Adesso sembra che tutto funzioni bene, freddo ne fa tanto, devo solo sperare che duri a lungo. Ma e’ stata una impresa davvero notevole. Sebbene l’auto abbia il tettuccio, mi sembrava assurdo non avere il clima funzionante .
Salve, qualcuno conosce qualche officina che sia in grado di riparare un Autoclima r134 del 1995 montato su (udite udite) Fiat Uno 1.0 fire i.e. del 1993? Ha lavorato instancabile per quasi trenta anni, poi è rimasto fermo oltre un anno (per via della sostituzione del pulsante di accensione che nessun elettrauto è stato in grado di riparare, tranne il sottoscritto utente alle prime armi con saldaturina da 6 euro in 10 minuti).
Ma, da allora, tre ricariche, l’ultima con turafalle perché “perde da troppe parti e i raccordi non si riescono a svitare”, ma non dura più di un mese. La cosa che mi fa incazzare è che se ci vai alle 8:00 ti dicono che i pezzi non si trovano più, alle 10:00 si trova tutto, ma alle 12:00 non si svitano i raccordi incrostati e devo tenermela così, ma di nuovo alle 16:00 quello che non ha sistemato il turafalle proviamo a ripararlo (questo, almeno tre officine diverse). Alla domanda “ma se prendo un’auto di 30 anni con clima di fabbrica è meglio o peggio?” Superato il riavvio dell’elettrauto che non capisce perché l’auto non me la faccio più recente, A mi dice “certo, si trovano i pezzi” e B “meglio after market, si trovano i pezzi”. Ho anche chiesto (ma a loro discolpa era già il giorno seguente 😀 “ma se mi prendo un usato di 10 anni o di 5?”… d’un tratto mi dicono “fai, tanto si può rompere anche dopo 3 anni”.
Poi ci lamentiamo se i chirurghi lasciano il bisturi nella ferita e i ponti crollano.
Complimenti per l’articolo.
Gentile Amico
Se la situazione non fosse quella che Lei ha così efficacemente descritto, non avrei scritto l’articolo che ha ispirato il Suo commento. Sembrerebbe impensabile, infatti, nel 2024 non riuscire a riparare un impianto di aria condizionata ma occorrerebbero capacità, passione per il proprio lavoro, serietà, e massima considerazione per la propria clientela: tutte componenti oggi impossibili ormai da reperire.